martedì 12 gennaio 2010

Un incontro per riflettere. Sabato 6 febbraio dalle 9 alle 16

DIVENTARE ADULTI E RESPONSABILI
COME AIUTARE I FIGLI ADOTTIVI AD ASSUMERSI IL RISCHIO DELLE SCELTE

Giornata realizzata con la collaborazione dell’Ufficio del Tutore Ufficiale

Sabato 6 febbraio 2010
Scuole Elementari di Breganzona Aula Magna - Via Camara 63


Programma:


9.00 - 9.15 Spazioadozione. Nascita e attività

9.15 - 10.00
Le prime difficoltà iniziano a scuola.Un nostro aiuto ai docenti per una buona integrazione nella classe dei bambini di famiglie adottive (Patrizia Milani e dott.ssa Patrizia Gatti)

10.00 -10.45
Le difficoltà si acutizzano con l’adolescenza. Un aiuto mirato all’ascolto dei problemi dei ragazzi. (Antonella Miozzo Rossi, Afaiv Onlus)

10.45 -11.30
“Se non studi, lavora!” La paura del futuro. Figli, genitori e datori di lavoro: alcune esperienze e ipotesi di lavoro. (Spazioadozione)

11.30 -14.00
Pausa pranzo

14.00 -14.45
La condivisione delle esperienze e dei problemi. L’ importanza delle parole (dott.ssa Claudia Artoni Schlesinger).

14.45 – 16.00
Da quattro anni di incontri fra genitori adottivi a un libro. (dott. Marco Mastella e alcuni dei “suoi” genitori).



Iscrizioni: L’iscrizione alla giornata è possibile via mail (132008@gmail.com) oppure telefonando allo +4191 752 32 79 (lu-ve 9-11, 14-16). Chiediamo ai partecipanti, a parziale copertura delle spese, un contributo minimo di 10 franchi, da versare al momento dell’ingresso in sala.

Orari : Sarà una giornata intensa. Chiediamo gentilmente a tutti di arrivare qualche minuto prima delle 9.00 per iniziare puntuali. Al termine di ogni intervento sarà possibile porre domande o chiedere chiarimenti nel rispetto dei tempi assegnati.


Relatori: Claudia Artoni Schlesinger, Milano, psicoanalista ordinario della S.P.I., esperta in psicoanalisi infantile. Patrizia Gatti, Milano, psicologa, si occupa di affido e adozioni. Marco Mastella, Ferrara/Bologna, psicoanalista, esperto di lavoro con bambini, adolescenti, adulti e famiglie. Antonella Miozzo Rossi, Arcisate, presidente dell’Associazione Famiglie Adottive Insieme per la vita www.afaiv.it



"Il vuoto, il senso della morte, il non sapere cosa c'era prima, il non poterlo sapere. Non sono i fatti storici che contano, anche se per ipotesi si potessero conoscere. È un frammento di vita del quale non si sa e non si può sapere nulla. Una vita vissuta con una madre, a volte anche con un padre, dei fratelli, può darsi, dei quali non si sa niente. Soprattutto non si possono ricostruire le sensazioni, i rumori, le parole di un mondo precedente che pure é esistito e le cui tracce possono solo essere nella memoria implicita, come ci dicono i neuroscienziati". (Claudia Artoni Schlesinger 2009)

“I genitori adottivi sono di fatto chiamati a svolgere funzioni riparative, in un certo senso co-terapeutiche, relative ai traumi precoci subiti dai figli che hanno adottato” (M. Mastella 2009)

“Ce la faremo o non ce la faremo? A far cosa? A far diventare grandi, sufficientemente responsabili, autonomi e adulti i nostri figli, capaci a loro volta di trasmettere qualcosa a qualcuno altro. Nella maggior parte dei casi ci si può riuscire, in qualcun altro può drammaticamente accadere di non riuscirvi o di correre il rischio di non riuscirvi” (M. Mastella 20009)

“I problemi dell’abbandono e della perdita comportano dei sintomi che assomigliano ai disturbi della personalità limite e ai disturbi schizoidi il che porta in seguito ad un trattamento inappropriato.(…) A mio avviso è pericoloso e irresponsabile poiché ne può conseguire un trattamento particolare che può essere controindicato per chiunque soffra per il trauma della separazione” (…)

“Cambiare può fare paura, ma se la vostra vita (di figli adottivi) non va come voi vorreste, perchè non rischiare? Il cambiamento è duro e richiede coraggio e determinazione. Voi potete scegliere di restare dove siete nei differenti ambiti della vostra vita oppure potete cambiare. Se sceglietedi non far nulla, ricordatevi che state facendo una scelta. Tutte le scelte hanno delle conseguenze. Conservare le vostre vecchie abitudini e i vostri schemi mentali avrà delle conseguenze (…). Smettete di fornirvi delle scuse, smettete di razionalizzare e di giustificarvi per ciò che non va nella vostra vita. Siate responsabili”. (Nancy Newton Verrier 2008)