sabato 22 novembre 2008

PRESENTAZIONE. CHI SIAMO.


Siamo un gruppo di genitori adottivi che sente il bisogno di riflettere insieme sulla complessità del fenomeno dell'adozione.
Adottare un figlio cambia la vita e obbliga a mettere in discussione tutte le certezze date per acquisite.
Il nostro intento è quello di:
- promuovere al nostro interno un continuo scambio di informazioni, attraverso letture, seminari, incontri con associazioni di genitori adottivi e il confronto con chi, per formazione professionale e rara sensibilità, ha acquisito una conoscenza scientifica del fenomeno;
- creare una rete di reciproco aiuto tra quei genitori i cui figli hanno bisogno di più tempo e di più attenzioni per superare il trauma dell'abbandono;
- sollecitare le istituzioni a formare operatori con specifiche competenze e professionalità, in grado di sostenere le famiglie in difficoltà e garantire loro un aiuto costante e permanente;
- diffondere una cultura dell'adozione che entri nelle scuole, negli studi medici, nei palazzi di giustizia, nei luoghi di lavoro e di svago.

Siamo consapevoli della necessità di dover iniziare il nostro percorso partendo dalla “ferita primaria” dell’abbandono (Nancy Newton Verrier, La ferita primaria. Comprendere il bambino adottato. il Saggiatore 2008) che i figli adottivi portano su di sé e all’interno della famiglia che li accoglie. Raramente questa è a conoscenza della complessità dei problemi che dovrà affrontare e matura la convinzione di poter da sola superare ogni difficoltà. Tuttavia da soli è molto difficile reggere l’impatto di continue frustrazioni, rifiuti e atteggiamenti provocatori e distruttivi, che possono protrarsi per mesi ed anni. Da soli è facile perdere la speranza in un cambiamento. Il sostegno reciproco e il confronto delle esperienze sono utili strumenti per affrontare il disagio di figli e genitori, per individuare un percorso che porti fuori da quello che appare un vicolo cieco, un tunnel senza uscita.

Il nostro gruppo si è formato all'inizio del 2007 quando alcuni genitori hanno inziato a riunirsi e a parlare delle proprie dinamiche famigliari, accorgendosi che i problemi che incontravano con i loro figli erano simili, nonostante le differenze relative all’età dell’adozione e alle scelte educative dei genitori. Nella primavera 2008 abbiamo organizzato due incontri pubblici coinvolgendo direttamente l’ufficio del Tutore ufficiale e l’Ufficio delle famiglie e dei minorenni. Relatrici di eccezione la psicanalista Claudia Artoni Schlesinger, il medico–psicoterapeuta Fiamma Buranelli e la psicologa Patrizia Gatti. Due i temi trattati: l’inserimento dei bambini adottivi nella nuova famiglia e le difficoltà di apprendimento scolastico.

Siamo in contatto con un gruppo italiano molto attivo nella provincia di Varese, l’associazione Afaiv di Arcisate (180 famiglie con esigenze e obiettivi simili ai nostri) con cui abbiamo spesso degli scambi di informazione e siamo prossimi ad una collaborazione con un gruppo di psicologi ticinesi che hanno deciso di perfezionare la loro formazione professionale con la supervisione del gruppo di Milano della dottoressa Artoni Schlesinger.

Al nostro interno siamo divisi in due piccoli sottogruppi:
- genitori adottivi con ragazzi in età scolare ( elementari e medie )
- genitori adottivi con ragazzi adolescenti e adulti.
Si tratta di una divisione del lavoro ed evidentemente non del gruppo: sempre unito e costantemente informato al proprio interno.
Il primo sottogruppo si occupa dei problemi legati al mondo della scuola, cercando di coinvolgere insegnanti e genitori e affronta tutte le dinamiche famigliari che possono essere fonte di ansia e di incomprensione tra genitori e figli.
Il secondo si occupa dei comportamenti cosiddetti “devianti”, della formazione professionale, dell’inserimento nel mondo del lavoro, della gestione finanziaria, del futuro dei nostri figli quando non potranno più contare sul nostro appoggio.


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