sabato 16 giugno 2012

Louise Michelle Bombèr a Milano.


Scuola e mondo del lavoro sono due temi che ci stanno molto a cuore e sui quali lavoriamo da tempo. Non potevamo quindi perderci il seminario, organizzato dal CTA (Centro di Terapia dell’Adolescenza) di Milano, sulle difficoltà scolastiche dei ragazzi che hanno subito esperienze traumatiche. Tema dell’incontro Inside I’m Hurting. Feriti dentro. Come dare supporto all’allievo che ha sperimentato perdite e traumi relazionali significativi”. Protagonista della giornata la Prof.ssa. Louise Michelle Bombèr, autrice del recentissimo libro, pubblicato da Franco Angeli, “Feriti dentro. Strumenti a sostegno dei bambini con difficoltà di attaccamento a scuola”. L’ edizione italiana è curata da Francesco Vadilonga, direttore e responsabile scientifico del CTA.

Nel nostro sito, alla voce Testimonianze, è disponibile una sintesi della giornata preparata da Isabella e Patrizia, le due mamme di Spazioadozione coordinatrici del gruppo famiglie con figli preadolescenti. La loro esperienza è particolarmente significativa perché sono sia mamme di nascita sia mamme adottive. I loro figli adottivi hanno 13 e 14 anni e tra non molto passeranno ad un ordine di scuola superiore.

Isabella ci riferisce di aver messo subito in pratica alcuni degli accorgimenti suggeriti dalla prof.ssa Bombèr:

Siccome mio figlio quest’anno terminerà la scuola elementare, ho deciso di portarlo subito a visitare la nuova scuola e a conoscere i nuovi insegnanti. La prima volta è stato molto agitato e ha avuto una reazione di forte provocazione, decisamente fuori luogo. La volta successiva, invece, era già più tranquillo, meno sfottente. Sono certa che queste visite sono servite ad attenuare la sua ansia e a settembre riuscirà a gestire meglio lo stress del cambiamento.

Ho anche aggiunto la... cannuccia nel bicchiere del latte che mio figlio beve prima di andare a letto: la sera è il momento in cui si scatenano le tensioni maggiori. E’ proprio vero, funziona: la cannuccia è un anti stress efficace! Ogni volta rimango stupita dai risultati: un accorgimento così semplice, direi banale, può risolvere un problema altrimenti difficile da gestire”.


Patrizia è entusiasta della proposta di istituire nella scuola la nuova figura di riferimento per i bambini/ragazzi in difficoltà:

“Siamo in tanti ad avere problemi. So bene che i nostri figli possono essere agitati, provocatori, irrequieti, aggressivi, svogliati, nelle nuvole, demotivati, ecc…al punto da sembrare maleducati e ribelli. E’ proprio per questo che dobbiamo fermarci a riflettere e trovare delle strategie di sostegno e cura. Le cose possono cambiare e non dobbiamo mai darci per vinte.
Ci daremo da fare per pubblicizzare le strategie imparate a Milano e sollecitare le istituzioni a lavorare di più sulla prevenzione. Inoltre, l’introduzione nelle scuole di questa nuova figura in grado di offrire un modello relazionale "sano", potrebbe garantire nuovi posti di lavoro e offrire a molti giovani operatori sociali (educatori, counselor, assistenti sociali, ecc…) un’opportunità lavorativa più ricca, stimolante e appagante.
Ben vengano, allora, i prossimi corsi di formazione organizzati da CTA di Milano!".

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