M.A.D.
Madri adottive disperate. Storie Complicate di Adozioni Difficili, a
cura di Mariagrazia La Rosa. Edizioni Book Sprint (2016)
Segnaliamo questo libro consapevoli di suscitare in alcuni genitori
adottivi una reazione di rifiuto: “Basta
brutte notizie. Noi siamo genitori felici. Noi siamo capaci. Questi post ci
intristiscono, ci fanno stare male” - la stessa che ha profondamente ferito una delle
mamme del gruppo facebook - ma altrettanto convinti dell’importanza di essere cassa
di risonanza di “voci fuori dal coro”.
Il libro, dedicato “Ai nostri figli, fatica e speranza dei
nostri giorni. A noi stesse, che con loro attraversiamo l’inferno portandoli in
braccio per salvarli”, è una raccolta di post scambiati da mamme in rete e
raccolti da Mariangela La Rosa, mamma naturale e adottiva, che “ha deciso di mettersi al servizio delle protagoniste per
raccogliere le storie più complicate in un libro,raccontando forse per la prima
volta il lato oscuro dell’adozione attraverso le conversazioni di chi
ogni giorno lo affronta” .
L’intento è quello di aiutare altri genitori a sentirsi meno soli, meno inadeguati, meno “cattivi”; far
capire a chi ha un’idea edulcorata dell’adozione quali sono le problematiche e
le difficoltà di molte madri, frettolosamente giudicate colpevoli di non saper
usare il pugno duro con i figli più “ribelli”. E’ anche un libro di denuncia
della latitanza delle istituzioni (fatte le dovute eccezioni) e dell’assoluta
mancanza di una rete di sostegno per le famiglie durante l’intero percorso
adottivo. Sono pagine piene di dolore e
di rabbia – delle madri e dei figli/e martoriati da ripetuti abusi e abbandoni
- ma anche piene di vita, di momenti
felici, di voglia di andare avanti, di non gettare la spugna.
Ringraziamo Arianna, una mamma del gruppo, per aver citato il nostro
blog: è stata una vera sorpresa che ci ha fatto sentire felici e orgogliosi e
raccogliamo il suo appello - “Ci fosse
qualcosa su cui imparare a leggere i nostri figli…saremmo già a metà dell’opera…”-
invitando le M.A.D.
a superare ogni resistenza e avvicinarsi con fiducia al libro di
Nancy Newton Verrier, Coming Home to Self. The Adopted Child Grows
Up, perché è un’opera unica nel suo genere, che riesce a fornire
utili strumenti per dare un senso ai comportamenti solo in apparenza “anormali” dei nostri figli.
Da parte nostra l’offerta di approfondire, magari con un progetto
condiviso, alcuni temi evidenziati nel libro. A titolo di esempio:
- "il troppo amore che disorienta, che riapre le ferite e non le cura" e "l'utilità del distacco emotivo",
- il problema delle “ricadute” e il sogno di una vita “normale”,
- la tutela del rapporto madre-figlio/a all’interno delle comunità,
- l’incapacità di affrontare e reggere il mondo del lavoro.
Le cose che
si conoscono fanno meno paura e forse ci aiutano a trasformare le nostre
fragilità in punti di forza.
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